Utente ospite
27 agosto 2023
Generalmente lasciamo con piacere recensioni positive dei luoghi che visitiamo, ma purtroppo non è questo il caso... Dal 14 al 20 agosto 2023 io, mio marito e nostra figlia di 9 anni e mezzo (unitamente ai nostri due gattini) abbiamo soggiornato in un appartamento gestito dalla struttura Le Vieux Quartier in località Chef Lieu in Valgrisenche. Al momento della prenotazione telefonica ci è stato detto che l'appartamento era stato appena acquisito dalla struttura e che ci avrebbero fatto sapere se la cucina fosse stata funzionante. Decidiamo di prenotare comunque, per 100 euro a notte (più 20 di pulizia finale), concordando che eventualmente avremmo potuto usufruire della mezza pensione presso il loro ristorante. A due giorni dalla partenza ci viene comunicato, a nostra insistente richiesta delle informazioni relative al funzionamento della cucina, che non ci erano più state fornite, che nell'appartamento non funziona il riscaldamento e quindi è freddo. Veniamo però rassicurati in quanto ci viene detto che per scaldare l'ambiente avrebbero provveduto con delle stufette, che l'acqua calda ci sarebbe stata in quanto funzionante tramite boiler indipendente dal riscaldamento e che la cucina sarebbe stata PERFETTAMENTE FUNZIONANTE con bombola a gas. Essendo ormai a ridosso della partenza decidiamo di accettare comunque. Giunti sul posto effettivamente l'appartamento a prima vista si presentava carino (un'unica stanza soppalcata e un piccolo bagno), anche se decisamente MOLTO FREDDO. Abbiamo trovato nell'appartamento una sorta di scaldino, del diametro di circa 10/15 cm attaccato a una presa di corrente del bagno, che certamente non scaldava la casa in pietra e che nel corso del soggiorno ha smesso di funzionare. La prima notte abbiamo dormito decisamente AL FREDDO. il mattino seguente quindi abbiamo chiesto le stufette promesseci e il titolare Sig. Riccardo ci ha risposto che ne aveva già messo una in bagno (quello scaldino ridicolo), ma che magari ce ne avrebbe portata un'altra. Solo quando gli abbiamo fatto presente che quella NON poteva essere considerata una stufetta e che certamente non poteva scaldare una casa in pietra, ha provveduto a portarci una stufetta elettrica alla sera. Tale stufetta è stata attaccata a una presa di corrente dal titolare con un riduttore shucko, che evidentemente era difettoso e si è fuso (vedete le foto). Tralasciando il fatto che con le stufe elettriche non andrebbero utilizzati riduttori shucko perché non reggono il voltaggio, la cosa grave è che il SALVAVITA NON È SCATTATO, lasciandoci il forte dubbio che l'impianto elettrico non sia a norma. Quando abbiamo fatto notare la cosa il titolare Sig. Riccardo ha dapprima insinuato che noi avessimo lasciato la stufetta accesa vicino alla presa di corrente (cosa non vera, tra presa e stufetta vi era molto spazio di muro e anche un comodino di legno) e quando si è reso conto che così non era ci ha fornito un altro riduttore shucko, che questa volta ha funzionato senza dare pro