Bisogna dividere in 2 il giudizio. L'albergo con piscina. Difficile chiamarlo ”resort”, non ricorrono i presupposti per farlo: non c'è una palestra; non c'è una sala giochi; non c'è una SPA, e pure l'angolo idromassaggio della piscina è stato fuori uso per tutte le 2 settimane della mia permanenza). La struttura è gradevole e ricalca la fisiognomica di antichi magazzini per il ricovero delle barche e attrezzature da pesca, che poi erano un po' dovunque, nell'antichità, a Porto Empedocle (il c.d. Molo di Girgenti; Molo di Agrigento). Le stanze sono spaziose ma assolutamente anonime e vuote per l'80% dello spazio, che resta così inutilizzabile. Abbiamo, nell'ordine: un tavolo e 2 sedie; un enorme mobile-cucina chiuso a chiave; un armadio a doppia anta senza cassetti; una piccola scrivania e un letto matrimoniale. Ah, dimenticavo il TV LCD da 17 pollici con 20 canali di cui 5 che prendono bene. Avevo chiesto l'uso cucina ma, al momento della prenotazione, mi han detto che gli angoli cottura non erano più disponibili, eppure, in stanza avevo questo immenso mobile-cucina chiuso a chiave, di cui era utilizzabile solo il mini-frigo, che davvero non ho capito cosa stesse a fare là. Le stanze, non sono propriamente insonorizzate; purtroppo si sente tutto delle altre stanze (bambini che piangono, l'andare in bagno, etc.) e, complice anche l'inciviltà di alcuni ospiti (che strepitano in piscina anche dopo l'orario di chiusura della stessa), la qualità del sonno lascia un po' a desiderare. I bagni... i bagni vanno assolutamente rinnovati ragazzi miei, le docce soprattutto, e va risolta la costanza nell'erogazione dell'acqua calda, che adesso va ad intermittenza. Infine la piscina: ok aggiungere il cloro alle 6 di mattina, ma andrebbe anche pulita. Il fondo della piscina va pulito, esistono appositi macchinari per farlo, altrimenti ci vai di retino. Due palline su cinque. Il ristorante/bar. Assolutamente eccezionale. Personale meraviglioso, preparato, affabile, rispettoso, gentile e accomodante. Una delle 4 sere che abbiamo cenato in hotel (l'unica nella quale avevamo deciso, per sicurezza, di prenotare, data la presenza di molta gente), la reception dell'albergo si era dimenticata di comunicare la nostra prenotazione al personale del ristorante, ma Alfonso e Stefano ci hanno apparecchiato immediatamente un tavolo ricavato dal nulla sotto le palme, ”perché di loro mi ricordo io che avevano chiesto di cenare stamattina”, ci ha detto Alfonso. La direttrice di sala, anche lei adorabile, ci ha pure aiutato a risolvere il problema ”sonno” di cui al precedente paragrafo, parlando in nostra vece l'indomani con gli ospiti chiassosi in piscina, che da quel giorno in poi non hanno più fiatato. Veniamo al clou. Piatti sempre e comunque spettacolari: il polpo; la tagliata di tonno con cipolla rossa caramellata; i gamberi di Mazara alla griglia e sale grosso; il filetto d'orata con polvere di oliva nera; le fettuccine di seppia cruda in gazpacho; gli spaghettoni ai ricc
Eccellente
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