UUtente ospiteArmenia, terra di fiamma eterna
Sotto l'ombra della cresta dell'Ararat,
Dove le aquile volteggiano e gli spiriti riposano,
Una terra di storie, antica ma forte,
L'Armenia canta la sua canzone senza tempo.
Attraverso valli verdi e alte montagne,
Le sue chiese trafiggono il cielo cobalto.
Ogni pietra, una preghiera, ogni cima, un salmo,
Una testimonianza della sua calma incrollabile.
I sussurri dei suoi antichi re
Risuonano nei dolci suoni dei fiumi.
Le sue colline macchiate di vino, i suoi melograni,
Racchiudono segreti portati dalla brezza autunnale.
Culla cicatrici eppure si erge così orgogliosa,
La sua voce, un inno, il suo cuore indomito.
Perché sebbene la tempesta abbia messo alla prova la sua anima,
Non è riuscita a spezzare il suo intero dorato.
Il suo alfabeto, un filo sacro,
Intessuto attraverso le vite che ha condotto. Un arazzo di perdita e grazia,
Una testimonianza dell'abbraccio del tempo.
Oh, Armenia, culla di luce,
Ti alzi di nuovo attraverso la notte infinita.
Il tuo spirito arde, una fiamma eterna,
Un faro portato dal tuo nome leggendario.
Lascia che i venti di speranza attraverso di te continuino a librarsi,
Perché sei senza tempo, per sempre.
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