Per festeggiare una lieta ricorrenza ci siamo affidati alla splendida location del Gritti sperando di poter contare anche sul suo fascino di prestigiosa Casa. La prima impressione entrando è stata quella di un totale abbandono: il portiere alla nostra destra, impegnato un una conversazione telefonica, non ci ha neppure salutato poi, dirigendoci su nostra iniziativa verso il ristorante, siamo stati finalmente contattati da una addetta all'accoglienza. Molto carinamente ci ha accompagnato al tavolo dove abbiamo consumato il nostro brunch. Ottima la qualità di tutte le pietanza non cucinate, il "caldo" è stato un disastro; risotto ai funghi insipido ,roastbeef tiepido e patate fredde, peccato! Mi sorge una domanda: ma lo chef era presente? Chi controlla la qualità del cibo? Attento e professionale il personale di sala al quale ho partecipato questa nostra insoddisfazione. Buoni i dessert. Ciliegina, se così si vuol chiamarla, la musica. Assordante, impossibile qualunque conversazione con, dulcis in fundo, alcuni chiassosi ospiti americani. Discoteca in una elegante terrazza sul Canal Grande!