Utente ospite
26 giugno 2022
Nostos è la nostalgia di un luogo, la voglia di tornarvi, è quella specie di (piacevole) dolore che suscita il ricordo di un dove che, anche per poco tempo, ti ha legato a sé. Se Positano, a qualche giorno dal nostro ritorno a casa, esercita un nostos molto forte, il merito (la colpa) è anche di Punta Regina, dove siamo stati accolti, trattati e salutati come se ci fossimo trovati a casa di amici. Un hotel perfetto per collocazione (Positano si fa a piedi), magnificamente tenuto, perfettamente curato, pulito, accogliente e sorridente, dove ogni richiesta è già assolta prima ancora di aver parlato. L’epicentro della nostra vacanza, racchiusa tra la passeggiata alla ricerca (impossibile) dei vicoli meno affollati, la bellissima spiaggia del Pupetto, la vista (e la cena) incantata in terrazza Rada e le stelle dalla piazzetta davanti alla Chiesa quando, dopo le 23, in quel punto che di giorno brulica, non c’è un’anima e Positano sembra tutta tua. Poi torni ed a Punta Regina ti hanno rifatto il letto e sul cuscino c’è il cioccolatino della buonanotte. Perché loro sono fatti così, ci tengono.