Foresteria La Merlina

Qualche settimana prima di Pasqua, come nella celebre canzone “Quattro amici al bar”, eravamo seduti a discutere su dove trascorrere la prossima Pasquetta, quando uno di noi ha suggerito un piccolo ristorantino dell’Alta Val Borbera che aveva provato in passato: la Foresteria La Merlina. Spinti dalla curiosità, abbiamo deciso di dare una chance… ed è stata una piacevole sorpresa! Appena arrivati siamo rimasti colpiti dalla splendida cornice verde dell’Appennino ligure, un contesto davvero suggestivo che fa già innamorare prima ancora di sedersi a tavola. In sala ci ha accolti con calore la signora Luciana, capace di farci sentire subito come a casa grazie alla sua ospitalità genuina e attenta. È raro trovare una persona così premurosa che ti segue in ogni istante, spiegandoti i piatti e raccontandoti la storia di questa realtà familiare. Ma il vero trionfo è avvenuto in cucina: il signor Marco e la figlia Clara ci hanno deliziato con portate preparate con ingredienti freschi e di qualità, esaltando i sapori autentici della tradizione locale. Dall’antipasto di salumi fatti in casa alla pasta fresca tirata a mano, fino ai dessert semplici ma perfetti, ogni boccone era un inno al “fatto bene”. In definitiva, un luogo dove la passione per la cucina si intreccia con un’accoglienza calorosa e familiare. Un’esperienza che non vediamo l’ora di ripetere! Rinaldo.

Io abitando in zona non sono un cliente da Bed ma solo da breakfast, nel senso che approfitto della loro ristorazione e della piscina. Non è la prima volta che vengo qui a mangiare ci sono già stato con la famiglia diverse volte. ma parliamo dell'ultima esperienza. Marco e sua moglie Luciana sono a dir poco squisiti come padroni di casa e così è la loro ristorazione....squisita appunto. Prodotti genuini, tutto fatto in casa, dai salumi alla pasta ai digestivi finali. Location imperdibile. si può fare la formula piscina con un tuffo e un buffet freddo, oppure il menù ristorante. Io questa volta con amici ho fatto solo il ristorante. Vale la pena andarci solo per assaggiare l'uovo tartufato cotto a bassa temperatura con fonduta di montebore. Comunque tutto buonissimo fino ai dolci finali e annaffiato da un ottimo timorasso anche questo di loro produzione, primo anno di imbottigliamento, infatti era un timorasso a bassa percentuale di alcool, 12,5°, rispetto ai classici timorasso che di solito viaggiano intorno e oltre i 14°. CONSIGLIATISSIMO Grazie di esistere.

Mi duole dirlo perché i proprietari sono molto gentili e disponibili, attenti e simpatici...Ma la mia cena in questo locale non era in linea con le recensioni lette. Concordo sul fatto che ci sia un bel mix tra tradizione e innovazione, ma per i miei gusti ciò non rende giustizia alla bravura dello chef. Ho trovato quasi tutti i piatti nauseanti, abbinamenti particolari che non ho apprezzato. Porzioni piccole...troppa importanza all'estetica e poca attenzione ai sapori e alla cottura ( il primo era totalmente scotto). Molto buono il dolce. Locale pulitissimo e curato, ma con arredamento freddo ché lo rende poco accogliente. Vista l'ubicazione in mezzo al verde mi sarei aspettato un locale più "carino" e con dettagli.