Utente ospite
17 luglio 2023
Mi sembrò strano questo nome "Il Canto del Sole", ma i presupposti erano veramente positivi: le recensioni, il punteggio, le foto, tutto raccontava di una struttura quasi perfetta; ma, perché "Il Canto del Sole"?...Poi, un volta lì, fin dal mio sbarco alla improbabile stazione di Monteroni d'Arbia, a cui ero arrivata col regionale lungo due carrozze ed il rumore assordante di un macinino elettrico per caffè, ho capito che "quasi perfetto" fosse poco. Innanzitutto già dall'approccio telefonico per accordarci sul transfer, capii che le persone che si occupavano della struttura fossero ben organizzate; successivamente ricevetti una gentile telefonata, che mi avvisava di un breve ritardo della navetta, comodo furgone logato con un grande Sole su fondo nero, riconoscibile anche agli ipovedenti! Il proprietario, gentile e simpatico, guidò per 7/8 minuti e ci ritrovammo in un Eden di B&B diffuso su una altura verdeggiante, nel quale ogni stanza ha un terrazzo, un piccolo plateatico protetto, dove ammirare il paesaggio tipico senese: dossi e basse colline dai rilassanti colori: ocra, giallo, verde muschio, verde prato, verde salvia, punteggiato dalla presenza delle cilindriche "balle" di paglia ad equa distanza l'una dall'altra. La stanza mi accoglie con ogni tipo di confort. L'arredo è carico di ricordi infantili dei tempi in cui frequentavo la casa di mia nonna: il catino di ceramica su treppiede in ferro battuto, la cassettiera e l'armadio in massello di noce, la specchiera da trucco. Come ho sempre fatto durante i viaggi da bimba coi miei genitori, mi sono subito appropriata degli spazi, riponendo tutto il contenuto della mia valigia in ogni anfratto possibile, così da far assorbire ai miei effetti personali, l'energia di un luogo così carico di positività. Non ho tardato, dopo una visita di "ricognizione", offerta dalla direzione, ad accedere alla piscina: un 10 metri di salubre acqua salata, su cui galleggiare ascoltando i grilli e le cicale. Intorno prati curati dai quali fanno capolino trifoglio in fiore e piccole capocchie di fungo, cespugli di luminose ginestre, odorosi rosmarini e ruvide salvie. Mi godo il fluttuare in tale paradiso ogni mattina prima di colazione, nel perfetto silenzio ed in solitudine, coccolata dall'inserviente, che asciuga paziente la rugiada sulle sdraio e netta il fondo con il robot semovente e avvicinata da una gazza ladra, incredibilmente confidente, che poi si rivelerà essere stata salvata ed allevata dalla moglie del proprietario stesso, che successivamente mi raccontò le vicissitudini di questo anomalo svezzamento e reintroduzione in natura. Sentieri di piccoli sassi bianchi conducono alla struttura principale, in pietra, con allestimento esterno per colazione e per le cene, che una tantum vengono proposte. Il cibo è vario e fantasioso, moderno ma col rispetto della tradizione toscana. Il buffet è ricchissimo senza falsa modestia: un tripudio di affettati associati con fantasia a frutta ed insalate, zuppa di