Si presenta bene. Grande facciata simil vittoriana e grande giardino. Peccato che le note positive finiscano qui. I primi problemi si verificano subito al check in. Non c’è addetto ai bagagli per cui le valigie te le devi portare personalmente sino all’ingresso. Li ti accoglie (si fa per dire…) receptionist, parecchio antipatica, che risponde (solo in francese) a monosillabi. Ci lancia dei fogli prestampati su cui dobbiamo inserire le nostre generalità ma non ci chiede i documenti d’identità (boh). Riconsegnati i fogli prima di rilasciarci le tessere magnetiche di accesso alla camera dice che la carta di credito utilizzata per la prenotazione non è valida e quindi occorre pagare tutto il soggiorno anticipatamente (!). Domando come sia possibile che la carta non sia valida visto che la prenotazione è positiva e valida. Ribadisce (sempre solo in francese) che non è valida è occorre pagare anticipatamente. La scelta è tra mandarla a quel paese insieme al suo hotel oppure chinare il capo e pagare anticipatamente. Pago (grave errore!) Saliamo in camera e…sorpresa, è un loculo di poco più di tre metri per tre, con il water in un stanza e la doccia e lavabo in altra stanza di fronte. Ovviamente non c’è il bidet, ma questo era stato previsto. Avevo optato per camera con terrazzo (pagando 600 Euro in più dei miei amici che saggiamente avevano scelto una camera normale). Peccato che il terrazzo sia in comune con le altre stanze del primo piano. Quindi privacy zero. Chiunque può venire sino alla tua finestra come se nulla fosse. La ciliegina (al veleno) sulla torta (purgativa) è la mancanza di frigobar. Scendo alla reception per chiedere spiegazioni. Miss Simpatia mi risponde (sempre solo in francese) che i frigobar sono solo nelle suite. Chiedo se possono comunque metterlo, anche pagando un sovraprezzo. Risposta: non si può. Fine. Le delizie proseguono a cena (purtroppo avevo optato per la mezza pensione. Altro Errore! Infatti l’orario in cui termina il servizio sono le 20.30!!). Non ci sono primi piatti. Solo un antipasto, un secondo e dessert. Ci portano quindi quella che pomposamente chiamano “assiette de charcuterie” che consiste in 2, dicasi 2, fette di salame, una fetta di crudo, una fetta di coppa e …udite udite…un cetriolino (si esatto…uno solamente, e piccolissimo per giunta). Dopo tale luculliano hors-d'oeuvre ci propongono scaloppine e verdure. Io non sono Bastianich ma la scaloppina è una cosa diversa da ciò che ci servono: una bistecca alla griglia ricoperta alla belle meglio di un sughetto non meglio identificato. Inutile dire che la carne è immangiabile: dura, gommosa, addirittura difficile da tagliare. Da notare che per servirci tale sontuosa cena ci hanno messo un’ora e mezza! Parecchio demoralizzato mi siedo in giardino. E qui altre sorprese. Innanzitutto il posto è infestato da piccioni che, evidentemente ormai abituati, salgono su sedie e tavoli. Li mando via e dopo 2 minuti tornano di nuovo. Vabbè decido di bere qualcosa. Altra s
Eccellente
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