Utente ospite
12 settembre 2023
Per noi questo hotel è stata una sorpresa: in un quartiere un po' dimesso, la palazzina ha un'aria antica, dipinta di verde scuro, nessuna insegna, solo una normale porta di legno con una pulsantiera. Non sapevamo come entrare, ci hanno aperto da un portone adiacente che è quello del bar: un tipico bar americano, buio, con bancone lungo e, prima sorpresa, un piccolo palcoscenico per i concerti dal vivo. Il personale è parso subito molto cortese e disponibile, le camere (ne abbiamo cambiate due, perché siamo stati a Los Angeles in due momenti diversi) deliziose, pulite, curate nello stile e in alcuni dettagli: dalle vestaglie da camera al tappetino da yoga (con salvietta disinfettante per pulirlo), ai prodotti disponibili per la cura personale (mai visto lo shampoo secco o il gel per capelli…), al giradischi. Sul letto, in omaggio, un LP in vinile prodotto nella loro sala di registrazione. Con il check-in abbiamo ricevuto anche due ingressi con consumazione omaggio al concerto che si sarebbe tenuto quella sera. Pur avendo soggiornato più notti, abbiamo assistito alle performance dal vivo una sola volta, ed è stata una serata molto simpatica con ottima musica (ottimo anche il sidro). Pur essendo tornati in camera prima della fine del concerto, abbiamo dormito senza venire disturbati dalla musica (nel caso, però, in camera si trovano anche di tappi per le orecchie). Insomma, un soggiorno sorprendentemente gradevole, un posto nel quale torneremo di sicuro.