Azienda Agricola Ganci

Ambiente piacevole immerso nel verde e il ristornate è all' aperto. Siamo stati a cena, i piatti: sia l' antipasto che i primi buoni e i secondi che non sono mai arrivati. Partiamo che effettuato l' ordine tutto ok, ma dopo i primi e una lunga attesa abbiamo chiesto notizie e la signora responsabile della sala ha confermato che sia in cucina che in sala si erano dimenticati di noi. Per scusarci hanno offerto i due dessert che abbiamo preso. C'est la vie.

Serata da dimenticare, forse sono abituato io ad altri servizi e ad un altro rapporto con il cliente. Comitiva di amici, con bambini a seguito. Appena arrivati si presenta una signora anziana che toglie il pallone ad un bambino della nostra comitiva e inizia a farfugliare qualcosa sul dove e come , arrivando ad asserire "questo lo tengo io" riferito al pallone. Devo essere onesto era dai tempi delle elementari che non vedevo un siparietto del genere, pensavo stesse scherzando invece era realtà. Alla fine il pallone resta in disparte perchè avevamo anche l'animazione, ma i modi sono stati sgarbati e inutili. Sei a contatto con il pubblico, ci sono modi e modi di rapportarsi. Ci sediamo, l'antipasto era "abbondante" secondo loro, due fette di formaggio con il miele, due di prosciutto, delle olive, tre fette di zucchine grigliate, una mozzarellina e ..niente questo era l'antipasto "abbondante" a persona. Prendo una grigliata, una fetta di capocollo, un hamburger, una salsiccia e..niente anche qui la grigliata era minimale, buon ma minimale. I dolci lasciamo stare, 4 pezzi in croce di crostata e delle ciambelline quasi contate a testa, amaro e caffè richiesto da noi. I bambini meritano una menzione a parte, visto che avevano la pasta al sugo. Unica riflessione, a dei bambini, è possibile fare un porzione misera di pasta? Un piatto di pasta, quanto vi può costare? Il dolce era era un pandispagna con un ripieno con un retrogusto acido, credo fosse un qualche formaggio. Sono bambini, forse della panna oppure dei ripieni meno forti sarebbero stati piò indicati . Arriviamo al conto, oltre 700 e passa euro, ma il vero disagio lo abbiamo con il secondo giro di amari, che viene portato dal cameriere, con uno scontrino in mano, che ne chiede subito il pagamento perchè la "cassa" era in chiusura... 16 euro di amari...dopo i 700 e passa che vi abbiamo dato, forse pensavano che ci saremmo dati alla macchie per le campagne. Per risollevare il morale e le misere condizioni economiche del locale, abbiamo pagato 20 euro lasciando il resto come obolo d'aiuto. In una parola, Disagio.

Il posto è molto curato ed accogliente, abbiamo trovato tanta cortesia e sorrisi. Provato i vini che non conoscevamo e degustato i piatti. Se ci sarà occasione torneremo anche a pranzo visto che è un posto carino fuori dal caos turistico. Unico appunto i miei piatti l’antipasto vegetariano e la porchetta home Made ( buona) erano abbastanza salati ed il sale copriva un po’ il sapore e stanotte tanta tanta sete.

Conferma sempre le nostre aspettative. Ottimo cibo di qualità e personale qualificato. Carne di ottima qualità e consigliatissimo anche per vegetariani. Molto bella la location sia all'aperto che al chiuso.

Sono andata a pranzo con la famiglia (6 persone) una mattina di Giugno. Questo agriturismo dà lustro alla realtà locale e ti porta a comprendere come un territorio apparentemente piatto come quello della pianura pontina, se ben sfruttato nelle sue potenzialità, possa lasciar emergere esperienze gradevoli e rigeneranti. Indubbiamente non è economico. Se non erro, i primi rigorosamente di terra si aggirano intorno ai 13-14 euro e i secondi (lo spezzatino di bufala è ottimo) arrivano fino ai 20 o giù di lì. Ma io sono fra quelle persone che sostengono che il tòpos dell'"andare a mangiare fuori" sia non un'azione meccanica, bensì un'esperienza immersiva. E, se questa magia avviene, sono disposta a spendere anche più di quanto mi aspettassi. Alla Vinicola Ganci questa magia "funziona". Viene valorizzato il prodotto locale, la tettoia all'aperto, ben ombreggiata ed edificata, è quanto di più desiderabile in giornate estive. Gli spazi ampi, curati e verdi dove passeggiare fra una portata e l'altra, infondono quiete e restituiscono bellezza. Il personale è cordiale e disponibile. I segnaposto realizzati a mano con tappi di sughero, nastri e barattoli in vetro, sono, nella loro semplicità, squisiti e il vino è ovviamente il "piatto forte". Il fatto che poi organizzino eventi, aperitivi, giornate pic-nic ed escursioni aggiunge un punto alla mia valutazione, che non avrei dato pensando al menù un po' limitato. "Mettere in rete" e creare comunità è ciò che oggi, nella "società liquida" (Z.Bauman) rende un ristorante vero nella sua "attività", che è poi uno dei termini affiancati e caratterizzanti quello di "ristorazione" ("attività di ristorazione"). La mia recensione è comunque a sua volta ridotta, in quanto non mi sono mai approcciata ad altro che non sia un semplice pranzo.