Premessa ai miei lettori ( 180.000 ) se volete immergervi al massimo nel fantastico Rajastan non potrete rinunciare ai Taj Rambagh Palace, Umaid Bhawan Palace e Lake Palace. Valgono e completano almeno metà del viaggio. Detto questo partiamo dal primo, Il Rambagh Palace di Jaipur. Accoglienza in divisa di gala e petali di fiori, sorrisi autentici, fiori e drink: perfetto. Meno perfetta la notizia che si sarebbe svolto un matrimonio in serata. Un matrimonio indiano è in realtà un doppio matrimonio dello sposo e della sposa che poi si riuniscono con ospiti e fanfara per il clou finale. Il baccano è semplicemente infernale ed è udibile a kilometri di distanza. La mia prima reazione è stata: cambiamo albergo e togliamo la prima palla. Poi un eccellente Director of rooms Mr. Rohit Kuman Gupta ci propone una camera all'interno, più silenziosa, e ci garantisce che la musica sarebbe finita alle h. 22.00: mezza palla in più. In realtà hanno spento alle 23.00 ma il giorno dopo una altrettanto efficente Miss Minakshi (spero aver scritto correttamente) si è prodigata in scuse e il suo sorriso e i suoi occhi si sono riguadagnati la mezza palla mancante. Come mai allora manca una palla alle 5 che si meritererebbe? Infatti il palazzo è sensazionale, i marmi, il giardino, l'aria che si respira è addirittura emozionante ma prima o poi vai nel bagno della camera e ci trovi: l'asse del gabinetto in pura plastica leggera, se la muovi si storta, instabile all'uso; e, peggio ancora, quando ti metti l'accappatoio ti accorgi che pesa e scalda troppo, guardi l'etichetta interna e leggi: puro poliestere 100% made in China. MADE IN CHINA!! No comment ma palla persa. Poi la camera, la 305, era molto grande ma arredata con troppe cianfrusaglie e mobili di stili diversi. Troppo raffazzonata. Secondo giorno tranquillo, ristorante squisito, cocktails perfetti, ottimo massaggio, relax totale. Morale: occhio ai matrimoni ma la meta è irrinunciabile. Da questa recensione menzionerò sempre il ns. accompagnatore, Mr. Dipendra Singh di Roop Nagar. Abbiamo girato il mondo ma mai abbiamo avuto la fortuna di trovare come guida un amico. Italiano perfetto, colto e preparato, elegante simpatico e spiritoso. abbiamo sempre cenato in Hotel ma per pranzo eravamo sempre in giro o in trasferta. Dip andava sempre in cucina nei vari ristoranti locali per verificare cosa ci mettessero nel piatto. 2 volte ha cucinato lui personalmente. Risultato? Mai avuto il minimo problema di digestione, di peso sullo stomaco o peggio.......Un fenomeno, ma ne hanno fatto uno solo, dopo hanno buttato via lo stampino.
Perfetto
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