Utente ospite
31 gennaio 2023
Casale Osvalda… A voler essere brevi si potrebbe dire che Fiorina e Franco sono un distillato di gentilezza, cordialità, disponibilità, professionalità e amore per quello che fanno, ma dire solo questo non renderebbe loro giustizia e forse non sarebbe abbastanza per invogliare ad andarci. Il casale affaccia su una vista mozzafiato e già questo varrebbe il viaggio. Le camere sono poche, il che è ottimo per chi come noi rifugge il caos, e arredate con estremo gusto e semplicità pur conservando elementi d’arredo originali come le porte del vecchio casale con le chiavi in ferro e il chiavistello. Nulla da dire sulla pulizia. Da dieci e lode la scelta di non mettere la televisione né nelle camere né nella zona comune, del resto si va in agriturismo per allontanarsi dai ritmi e dai rumori della città e alla sera, dopo cena (e che cena), si può indugiare in chiacchere tra amici o con gli stessi proprietari, al tepore della stufa, magari sorseggiano una grappa o per chi “allunga la cena”, un buon bicchiere di Barbera. La cucina è favolosa non solo perché fatta con prodotti locali di cui molti di loro produzione, ma perché Franco (credo che il cuoco sia lui) cucina davvero divinamente. Menzione d’onore alla loro crema di nocciole, a mio parere la Nutella può solo stare a guardare! Dal Casale si raggiungono facilmente altre mete quali il Castello di Razzano (andateci è favoloso) ove si può fare degustazione di salumi e formaggi; il Santuario di Crea sul quale preferisco non pronunciarmi non per motivi religiosi ma di tenuta del luogo. Fiorina vi darà anche indicazioni per andare alla tenuta Marengo, gestita da una vera wonder woman, non solo per quello che ha messo in piedi praticamente da sola, ma perché ha sfidato tutto e tutti cominciando a produrre, credo unica e sola nella zona, il Pinot nero! Fatevi raccontare la sua storia.