A cena da Umile, il nome del proprietario. Uno stacanovista della ristorazione con la passione nel cuore e che parla con sincera spontaneità. A occhio e croce la Pizzeria ha 260 coperti (tra interno ed esterno) .Finalmente tavoli con una tovaglia di stoffa al posto delle diffusissime tovagliette di carta. Ci accomodiamo all'esterno “rinfrescati” da ventilatori. Sceglieremo 2 pizze, entrambe avevano anche rucola e pomodorini freschi e abbondanti. Umile non nutre un buon feeeling con gli avventori di The fork in quanto accade troppo spesso che, dopo aver prenotato, nessuno si presenti, come dargli torto. Le pizze sono ottime ma mi rimane il rimpianto di non aver provato la Pinsa... Consiglio