Utente ospite
31 gennaio 2023
Frequento l'hotel ormai da anni e non resto mai delusa. La voglia dì tornare è sempre viva, come si sta bene al Savoy non è facile scordarlo! Le camere ampie e molto belle, sono diversificate nello stile dal moderno al più classico. I servizi semplicemente eccellenti. Con tutte le mie allergie ho persino potuto dormire in una camera con la moquette, pulizia perfetta! La comodità dello skyroom collegato alle piste da un'ascensore ti fa sentire viziato da subito, anche se si arriva li già coccolati da una impeccabile colazione. Tra le note più apprezzabili della struttura, ovviamente dopo il personale disponibile e professionale, è proprio la cucina. Il ristorante (di alto livello, parere dì viziata!) ripropone classici rivisitati ma sa anche guidarti alla scoperta dì accostamenti nuovi, accontentando davvero tutti ed esaudendo ogni esigenza molto rapidamente. Ottima anche la carta dei vini. Aspettare la cena, tra i momenti per me più belli della giornata, nella confortevole spa è un vero piacere. Tutto è pensato per il relax ed il confort, il personale è molto discreto in questa area e difficilmente ci si trova nella folla grazie agli ampi spazi. Bella anche la piscina! Sonno perfetto in un letto perfetto, temperatura della camera sempre ottimale (mai capitato si svegliarmi con la gola secca nella notte come invece mi accade in altre strutture). I bagni delle camere sono molto belli, e spaziosi. Continuerei ad elogiare la struttura ancora! Ma non posso dimenticare dì recensire la cortesia e la gentilezza dei padroni dì casa, sempre presenti e sempre affabili. Insomma soggiornare al Savoy è un po' come atterrare su fantasy island per me... trovo tutto quello desidero e soprattutto proprio come lo sceglierei io in casa mia! Non dimentichiamoci degli ottimi drink che serve il barman più gentile che ho conosciuto! Incredibile a mio parere come l'elevato standard qualitativo resti sempre costante nel tempo... ottimo lavoro davvero! Grazie Savoy per le vacanze che contribuite a rendere sempre magnifiche (perché diciamolo, Selva dì val Gardena parla già da se!).