sommelier60
3 gennaio 2025
Premetto che considero l’esprimere un giudizio negativo su una struttura come una responsabilità. Perché si tratta di posti di lavoro e interessi economici che in ogni caso meritano protezione. Però in questo caso si devono sollevare delle obiezioni per carenze dovute a incapacità, disorganizzazione e poca disponibilità ad investire. Come turista devo essere avvisato se la pulizia della camera la fate ogni due giorni e non ogni giorno come mi aspetto da questa struttura. La falsa motivazione di protezione dell’ambiente, potrebbe (a mala pena) reggere per la sostituzione quotidiana degli asciugamani, ma non per le pulizie. Il personale è totalmente inadeguato, ma soprattutto mancano i responsabili in tutti i settori. Dalla manutenzione (per tre giorni non c’è stata acqua calda nel pomeriggio), maniglie che si staccano, porta della camera che non si chiude, telefono fisso che non funziona rendendo impossibile contattare la reception. Dai responsabili ai piani (nessuno che sia in grado di controllare la qualità del rifacimento delle stanze): quindi con sapone che manca, idem per la carta igienica (dopo aver fatto notare che non c’era carta igienica, mi è stato risposto “è finita, forse nel pomeriggio”. Pazzesco!). Per giorni sono state centellinate le cialde per il caffè e l’acqua minerale naturale: i camerieri continuavano a rispondere “forse più tardi”. Per questo motivo per più giorni siamo stati costretti a rinunciare al caffè. I camerieri sono assolutamente impreparati, nessun servizio. Devono essere costantemente chiamati e richiamati, ma anche così l’unica risposta è “no stress” salvo dimenticarsi le ordinazioni. Manca chi coordina: i responsabili di sala così come quelli di cucina. Una “pasta alla bolognese” non può essere cotta al punto da renderla una pappa immangiabile. Tra le gravissime mancanze, fa ridere la svista di chi ha corretto i nomi delle pietanze in italiano, con esiti umoristici tipo “pene all’arrabiata”. Non voglio infierire sulle porzioni: siamo in due e portate tre pezzetti di anguria, tre di melone, tre di ananas, ma un fico solo e un solo pezzetto di kiwi. Ma dobbiamo discutere tra di noi? Il dubbio di dare porzioni eguali ad entrambi gli ospiti non vi è mai venuto in mente? Così per tutto. Non parliamo di posate: l’anarchia. L’impressione è di una struttura in difficoltà economica. Non si giustificano altrimenti le mancanze di scorte di cibo, bevande e materiale di consumo, le mancate manutenzioni e gli arredi datati. Non vengono fatti investimenti e sostituzioni (per tutte guardate gli ombrelloni ridotti a scheletri essendosi staccate tutte le canne con il vento). Ma, ripeto, difettano le figure intermedie (i responsabili di reparto): fate le interviste sulla qualità, ma sono ridicole. Questo hotel come gestito non permette al turista di rilassarsi, altro che "no stress"...