Fabrix97
22 novembre 2024
C’era una volta l’Adler Thermae a Bagno Vignoni, in una delle valli più belle della Toscana: la val d’Orcia. Sì, in effetti c’era. E c’è stato per molti anni: quasi 20. Poi è sparito. O meglio, c’è ancora ma è solo un vago ricordo di quello degli anni passati. Lo dico a ragion veduta, essendo un assiduo cliente fin dalla sua apertura (circa 20 anni or sono). Il personale resta senza dubbio molto disponibile, ma dotato di scarsa preparazione e professionalità. Specie nel ristorante, dove le nuove leve devono essersi assentate troppo spesso dai corsi di scuola alberghiera (oltre che di bon ton). La qualità del cibo è sensibilmente peggiorata, a discapito di un menù che invece è cambiato ben poco in 20 anni. Il personale delle piscine e delle sale comuni latita quando c’è da silenziare i molti bambini (davvero troppi rispetto al passato), o qualche cliente maleducato che chiacchiera al telefono nelle sale relax quasi fosse a casa propria. Se si affronta un costo (sensibilmente lievitato a discapito di un servizio decisamente peggiorato) è legittima l’aspettativa di fare una vacanza di tutto relax e non di trovarsi quasi in un villaggio vacanze, animazione esclusa. Oggi le ciabattine per la piscina devi portartele da casa. Evidentemente il loro costo per l’hotel pesa troppo sul prezzo di 2.000 euro (extra esclusi) per un soggiorno di un fine settimana. Peccato. Davvero peccato. Anche l’impostazione altoatesina (o teutonica che dir si voglia) ha alla lunga fallito. Forse in nome del dio denaro piuttosto che restare orientata alla cura del cliente. Un cliente che in passato veniva addirittura viziato, fino a renderlo desideroso di tornare poco tempo dopo esser andato via. Un vero peccato. Specie se rivedo le mie precedenti recensioni. Estasiate inizialmente, ma poi via via sempre più rese con crescente amarezza e insoddisfazione.