Utente ospite
27 febbraio 2023
sono arrivato in questa baita, in posizione dominante ai lati delle piste e raggiungibile a piedi, in mezzo alla neve, con discreta facilità - purché ovviamente dotati di scarpe e abbigliamento adatti - alle due e mezzo di pomeriggio: per fortuna però la cucina era ancora aperta sono rimasto letteralmente deliziato da quanto - menù alla mano - ho scelto: un tagliere di salumi e formaggi semplice e di rara bontà, a seguire una polenta con salsicce e tartufo, magra e dalla consistenza perfetta, una squisita fonduta di parmigiano con il tartufo, una sacker golosa immersa in un trionfo di panna montata mentre fuori il sole andava e veniva, c'erano 7 gradi sotto zero, e neve ovunque, nell'intimità della sala da pranzo del rifugio, luminosa e con una vista privilegiata, una stufa a pellet diffondeva un tepore che faceva tutt'uno con la cortesia e la gentilezza di tutti, dalle ragazze che servivano ai tavoli, al cuoco che ogni tanto passava tra i clienti, a scambiare con loro - senza nessuna invadenza bensì con discrezione e naturalezza - quattro parole grazie - ragazzi - e a presto