Utente ospite
9 settembre 2024
Con grande rammarico e tristezza scrivo questa recensione, dopo una cena di anniversario con il mio compagno che si è rivelata essere un incubo. Dopo tante ricerche, mi sono imbattuta in Villa Domizia, location stupenda, albergo con terrazza sul mare in cui è possibile accedere al ristorante come clienti esterni. Oltre ad un servizio scarso (tanti camerieri che giravano per la sala senza che uno in particolare seguisse davvero i propri tavoli), posate sporche e calici di vino dimenticati (abbiamo dovuto sollecitare due volte, dopo che gli antipasti erano gia stati serviti, il fatto che non ci fossero stati portati due calici di vermentino -che per la cronaca sono stati l'unica cosa apprezzata della serata). Abbiamo ordinato due antipasti, prosciutto di spada e bresaola di tonno che sembravano usciti direttamente dalla vaschetta del supermercato (oltre ad essere salati oltre il possibile) accompagnati da un'insalata di quelle in busta direttamente rovesciata sopra con qualche pomodoro tagliato (davvero una presentazione così, nemmeno alla mensa, ma la qualità era davvero pessima!!). Il tutto scondito, accompagnato da pane anche quello di minima qualità. A seguire, il mio compagno ha preso una grigliata di pesce (che contava letteralmente due gamberoni, due scampi, e due calamari surgelati, alla modica cifra di 30 euro!!!!), e di pesce non ve n'era ombra. Io ho preso dei calamari grigliati che erano visibilmente surgelati, gommosi, a dir poco ripassati sulla piastra, immangiabili. Considerando che la spesa per tutto questo è stata di 115 euro (due antipasti, due "secondi", due calici di vino e una bottiglia d'acqua), e che stiamo parlando di un quattro stelle superior, mi chiedo come sia possibile servire determinate cose, che di fresco e di qualità non hanno nulla, facendole pagare fior fior di soldi, e mantenere recensioni così alte. Forse perché il cliente medio è il turista straniero che non è abituato alla terrazza sul mare e al """""pesce""""". Avremmo dovuto rimandare indietro tutti i piatti, alzarci e andarcene, per cui probabilmente abbiamo sbagliato anche noi, ma dire che ci siamo rimasti malissimo è poco.