Utente ospite
30 settembre 2021
Abbiamo soggiornato due notti in questo hotel 5 stelle solo nei prezzi. Una spiaggia ben lontana da quella bianca e finissima presente in tante zone della Sardegna, attrezzata con lettini economici in alluminio, ombrelloni di cannucce, graziosi ma incapaci di fare ombra, docce che gocciolano e, ciliegina sulla torta, un mare pieno di scogli. Una struttura più che vintage che denota una lampante scarsa manutenzione; nell’unita abitativa fronte mare troviamo una porta vetrata scorrevole datata anni ‘70, un comodino rovinato, una vecchia cassettiera che si potrebbe considerare retrò solo se restaurata ( e non è questo il caso). Meno male che almeno il bagno è ristrutturato, bello ma senza il campanello di emergenza. Ma la cosa più deludente è stata la cucina: tutta fumo e niente arrosto. Un menu con piatti troppo elaborati, quasi a mascherare una probabile scarsa qualità. All’arrivo, accaldati, abbiamo chiesto due semplici porzioni di spaghetti con pomodorini freschi e basilico. Ci servono la pasta troppo indietro di cottura, con una decina di spaghetti uniti in un unico blocco ad un’estremità, ( non hanno avuto neanche l’accortezza di girarla dopo averla calata), in un sugo arancione dal sapore acido proprio come quello dei due/tre pomodorini tagliati a metà e messi su a guarnire il tutto. Il prezzo per questa prelibatezza? 44 euro! Sì, proprio così, due sgradevoli porzioni a questa cifra + 7 euro per una bottiglia di minerale da 0,75cl. Una vergogna!! E, visto l’andamento, per la cena e per i pasti del giorno seguente ci siamo recati altrove. La colazione poi è stata una sintesi tra “miseria e nobiltà “. Piccole fettine di ananas e melone dello spessore massimo di 1mm e mezzo probabilmente tagliate con la mandolina, cornetti surgelati di qualità scadente ripieni con marmellata/crema/cioccolato di infima fattura, una torta Margherita surgelata che non si tagliava ma di sbriciolava, una crostata con una frolla di due millimetri con un velo di confettura di un improbabile colore prugna, pane in cassetta degno del peggior discount, fette di pane che sembrano di gomma ( al mio disappunto mi è stato risposto “se le può anche tostare”. Magnifico, non ci avevo pensato… ) e infine panini del giorno prima. Abbiamo chiesto un cappuccino schiumato ed un tè. Hanno pensato bene di portarcene uno che era solo schiuma in una piccola tazza, in tutto vi era forse un dito di latte. L’unica cosa che si salvava era l’acqua del tè, peraltro servito senza fettine di limone. Una colazione da incubo! Alle mie lamentele che non penso proprio siamo state le sole, il personale della reception, preparato e cortese, cerca di scusarsi con visibile disagio. Anche con le migliori intenzioni sarebbe impossibile sopperire alle inadeguatezze della struttura. Concludendo, pur avendo pagato per un 5 stelle, ci siamo ritrovati in un discreto 3 stelle.