Utente ospite
17 agosto 2023
L’hotel ha una certa età, e richiede importanti ristrutturazioni sia nelle parti comuni che nelle camere. A noi (famiglia composta da due genitori e due adolescenti) è stata assegnata una stanza al terzo piano senza ascensore, con quattro letti singoli disposti tutti in fila, di cui uno con materasso a molle (NB alcune, rotte, si sono fatte sentire sulla schiena), due comodini e due abat jour in totale. Tre prese elettriche in tutta la stanza. Il bagno ha un rubinetto da sostituire per le perdite continue, idem per il water, e la vasca ha una tenda tipica degli anni ‘80, con le ceramiche e le piastrelle rotte in più punti. Acqua autonomamente variabile da calda a fredda: far la doccia è un brivido continuo. Aria condizionata funzionante, per fortuna. Pulizia delle camere dignitosa ma di domenica il personale lavora solo nelle parti comuni, quindi niente pulizia della stanza un giorno su sette. Gli asciugamani e le salviette hanno fatto il loro tempo e andrebbero sostituiti, perché è davvero triste vederli così sgualciti e con qualche buco. La tv c’è ma il telecomando è a pagamento, costo extra. Wi-fi funzionante. Personale gentile, affabile ed efficiente, ma nessuno parla italiano e solo qualcuno degli operatori mastica l’inglese. La sala da pranzo si riempie così velocemente che qualche volta bisogna aspettare in sala d’attesa che si liberi un tavolo. Gli orari di apertura sono bizzarri: colazione non prima delle 8, pranzo dalle 13 e cena dalle 18.30: grazie alle abitudini inglesi e dell’est-Europa, se si arriva alle 20 molto cibo è già stato letteralmente spazzolato. Il personale di sala è veloce (a volte troppo, toglie il piatto mentre è ancora pieno di cibo), ma si capisce che ci sono ordini dall’alto che puntano al risparmio: finisce il gelato quasi subito durante la cena e non viene reintegrato (chi prima arriva…), e così per giorni si resta anche senza crema alle nocciole a colazione (per fortuna i supermercati vendono la nostra mitica Nutella!), o senza ketchup a pranzo e cena. Le brioche a colazione sono terrificanti: a parte essere surgelate di base, sono servite fredde di frigo. Ci si rimpinza di crêpes o frittate a giorni alternati, cotte al momento, forse le pietanze migliori tra quelle presentate per la colazione, cucinate a vista da uno chef simpatico e disponibile. Ovviamente niente caffè o bevande calde se non da distributori automatici che noi Italiani guardiamo sempre con un certo sottile disprezzo. I primi piatti per noi sono mangiabili solo da chi si accontenta, i secondi sono un po’ meglio, ma sono ripetitivi e senza sapore (non si distingue un pesce dall’altro se non per il cartellino che riporta il nome). Un ringraziamento particolare va al pizzaiolo già citato in altre recensioni, che a pranzo e a cena sforna ottime pizze (tranne nel giorno del Giapponese, che purtroppo lascia a desiderare). Insomma, un due stelle che si crede un tre, e potrebbe anche tornare ad esserlo, se la Proprietà decidesse di investire!