AndreaRecalcati_1973
23 luglio 2024
Cena il 14 luglio. Il Maitre ci accoglie parlando in inglese. Gli chiediamo la cortesia di parlare francese, lingua a noi più familiare, ma continua a parlarci in inglese (lingua che conosciamo pochissimo). Troviamo sia davvero poco professionale, per non dire maleducato, astenersi dall'interloquire nella lingua locale, soprattutto se ciò sia stato ripetutamente richiesto dal cliente mettendolo a disagio ed in difficoltà. Inammissibile in una struttura di questa importanza. Ho mangiato: ravioli ripieni di coniglio e, di secondo, faraona. La mia compagna, gamberi di Mazara del Vallo con una salsa di 'nduia, come antipasto (non ricordo il suo secondo). Ci verrebbe da chiedere come mai un ristorante che fa della territorialità la propria vocazione, utilizzi i gamberi siciliani (distanza di oltre 1000km) invece che crostacei della costa azzurra, ma tant'è.... A quanto pare, lo chef è italiano ma ciò non ci esime per campanilismo da un giudizio negativo. Le salse su tutti i piatti sono slegate, troppo liquide. Vino consigliatoci - abbiamo chiesto un'etichetta territoriale - un anonimo vermentino nizzardo a €90. Locale bello. Conto robustissimo (tot. €341). Cucina e servizio, per quanto detto, a nostro parere del tutto insufficienti. Andrea Recalcati