Utente ospite
6 marzo 2023
Il minuscolo, antelucano apparecchio televisivo da 22 pollici presenta una appendice caudale penzolante che, ad un attento esame si palesa quale decoder, cogendo così il malcapitato ospite a destreggiarsi fra due criptici telecomandi come avviene nelle desolate residenze suburbane. Il televisore così combinato, oltre ad essere tanto piccolo da evocarne un simulacro, ricorda l’approssimazione di tutto ciò che non è sotteso al principale scopo fruitivo in un albergo a ore. Alla reception nel frattempo, sono comparsi due giovani di sessi complementari. E’ a loro che, ingenuamente, mi rivolgo per ricoverare il mio motorino per la notte. Alla mia istanza mi vengono chiesti prontamente euro 5,00 per “parcheggiare” il mezzo all'aperto in un andito che si rivelerà sporco, pieno di rifiuti e abbandonato al degrado. Vista la mia perplessità l’impiegata mi proponeva, quasi quale elargizione, di equipararlo ad una bicicletta pagando la metà. Subito mi sovveniva, non certo l’accoglienza un albergo a quattro stelle, bensì il sordido mercanteggiare tipico dei suk. A quel punto il receptionist, comprendendo la meschinità del fatto, informatosi e verificato che mi sarei fermato solo una notte, mi concedeva “magnanimamente” di riporre senza costi il mio mezzo in mezzo alla spazzatura. Sfumato questo siparietto esaminavo i tre menù a “prezzo fisso” proposti dal ristorante. Al piede di questi notavo come fosse peraltro specificato che il “coperto”, odioso, medioevale balzello, non fosse compreso, ma da corrispondere in sovrappiù. Con buona pace dell’all inclusive tanto di moda. La ricchezza della colazione, sul cui tavolo manca però il contenitore per i piccoli residui causando disordine sul desco e imbarazzo negli ospiti, nonché la conclamata gentilezza dello staff, non possono compensare tutto il resto. Con il massimo rispetto per le persone con cui ho interloquito non posso celare il mio disappunto per questa ennesima delusione all’Italiana.