Utente ospite
16 settembre 2024
Il Kalafiorita di Zambrone è un villaggio collocato in un contesto sicuramente particolare. E’ relativamente piccolo ma proprio sul mare, in una posizione panoramica, tra la vicina Tropea e il famoso scoglio del Leone. In quel punto sfrutta una spiaggia di sabbia finissima che però, nel punto di accesso in acqua, spesso ha una striscia con piccoli sassi che suggeriscono l’utilizzo di scarpette. Le camere sono 90, incluse le 20 deluxe collocate nella parte alta del villaggio e dotate di piscina propria, per raggiungere le quali occorre fare un tratto si strada in salita, oppure una ripida scalinata che richiede cinque o sei minuti. Ma l’asso nella manica della struttura è sicuramente una avveniristica navetta elettrica Volkswagen, utilizzabile, in qualsiasi momento, attraverso un operatore sempre presente e a semplice chiamata, per andata e ritorno alla spiaggia oppure verso la stazione ferroviaria, per altro molto vicina. Tutto il personale (ad eccezione di qualche bagnino un poco “spigoloso”), è cortese, disponibile e gentile, in grado di mettere a suo agio ogni ospite. Alla reception la cordiale signora Patrizia è sempre pronta ad intervenire per risolvere con cortesia e competenza ogni problema. Il maitre, in sala ristorante, è un vero professionista e guida uno staff di collaboratori preziosi che preparano e servono pasti e cene a buffet degne di considerazione ed apprezzamento. Il bar è un appuntamento per tutti e gli animatori, coordinati da Nanni Macario (un discendente dell’indimenticabile comico), sono decisamente coinvolgenti. In questa settimana di soggiorno il nostro gruppo di 50 persone, ha vissuto con il mare un’esperienza unica che si può rifare solo sull’oceano Pacifico, in California (dove vivo per alcuni mesi l’anno) oppure a Nazarè, in Portogallo, dove sono stato più volte. Tutto perfetto allora? Non proprio, perché un problema oggettivo sono gli spazi da condividere in caso di cattivo tempo, che proprio mancano. Se piove o tira vento, difficile sarà stazionare ai bordi della fantastica piscina o nell’aerea davanti al bar, parzialmente protetta in una parte ma fastidiosamente sgocciolante nell’altra. Pietro Falcone, giovane e preparato rampollo del proprietario della gestione, costantemente presente e attivo tra tutto il personale, spera che sia possibile trovare prossimamente una soluzione adatta. Purtroppo, questo gioiellino di villaggio è stato progettato in passato da architetti che non avevano considerato attentamente la possibilità di un cambiamento climatico! Concludendo, si tratta di un villaggio che raccomanderei a tutti e metto solo 4 stelle per via degli spazi comuni non disponibili in caso di pioggia. Rimedio? Andateci solo quando c’è il sole, evenienza tutt’altro che rara e non ve ne pentirete! Il nostro gruppo, nonostante la settimana meteorologicamente infelice, è tornato a casa molto contento.