Utente ospite
17 luglio 2023
Il mio giudizio negativo è dovuto principalmente ad un fattore: l'enorme quantità di mosche ovunque. Al check in la gentile impiegata, visibilmente imbarazzata, indica come causa la transumanza delle pecore e ci assicura che in camera non ne troveremo (in realtà qualcuna c'è, lei ci offre un cambio camera, ma non è necessario). Stanchi dopo un lungo viaggio in auto, ceniamo al ristorante. Scelta che si rivelerà pessima, visto che dobbiamo difenderci dai continui assalti di questi insetti tenaci, voraci e molesti. L'indomani mattina l'apoteosi: buffet incredibilmente totalmente esposto, senza alcuna protezione; vasetti di marmellata e di miele aperti, pane, affettati, formaggi, praticamente tutte le pietanze ricoperte di nugoli di mosche. Gli unici alimenti commestibili sono gli yoghurt in vasetto, le arance e le uova nello scaldavivande (fredde, perchè lo scaldavivande è inspiegabilmente spento). Una scena così non l'avevo vista nemmeno nei cosiddetti paesi del Terzo Mondo (dove invece i coprivivande li usano eccome!). In pratica una colazione a buffet non usufruita pagata insieme alla camera la bellezza di euro 140. La struttura in sé dà l'idea di essere concepita soprattutto per il turismo invernale. Le camere sono piccole, con la moquette rossa, però ben arredate, letto comodissimo, bagno piccolo ma funzionale, tutto pulitissimo. Il corridoio di accesso alle camere assurdamente buio con bizzarri decori che vorrebbero richiamare elementi boschivi e invece sono solo kitch. Aree comuni piuttosto anguste, reception compresa. Consiglio: chiudere il ristorante durante la transumanza!