Utente ospite
3 gennaio 2025
Un incubo: scappata 4 giorni prima Dovevo rimanere al Kihaa Maldives per 11 giorni, ma sono scappata dopo una settimana, 4 giorni prima del previsto. Non ce l’ho fatta. Questo posto è stato il peggior “resort” in cui sia mai stata, e credetemi, non sono particolarmente delicata. Qui però è stato impossibile restare. Tutto è andato storto, ogni singolo aspetto di questa struttura è trascurato e sembra abbandonato. Le camere erano uno schifo: il telefono non funzionava e non potevo nemmeno chiamare la reception (che tanto era sempre vuota). Le lenzuola erano vecchie, consumate, e la pulizia veniva fatta solo quando si ricordavano, cioè quasi mai. Il minibar veniva rifornito una volta ogni morte di papa e i prodotti da bagno avevano etichette scritte a mano con una penna. Le spiagge? Uno spettacolo di sporcizia: rifiuti, rami, bottiglie, erbacce ovunque. Non c’era neanche una maschera o delle pinne se non a pagamento per fare snorkeling, e parliamo delle Maldive! Una piscina era completamente vuota e non c’era neanche un cartello per avvisare. Davvero pericoloso. Di sera, con l’isola completamente al buio, era un pericolo assurdo. E sì, parliamo del buio, perché non c’è illuminazione sui vialetti, quindi di notte rischi di inciampare o finire in qualche buca. Il cibo è stato il vero incubo. Il buffet era imbarazzante: pochissima scelta, sempre le stesse cose e di qualità bassissima. La frutta? Due tipi contati, sempre uguali, e per di più a volte non freschi. Al bar mancava sempre qualcosa: birra, vino, gin, acqua frizzante, e la menta non è mai esistita. L’acqua naturale servita a volte aveva un sapore disgustoso, come di alghe. La spa era praticamente chiusa. Niente sauna, niente bagno turco, niente trattamenti, solo una massaggiatrice per un intero resort. I watersports erano ridicoli: metà delle attrezzature rotte e nessuno a gestirli. La palestra, poi, era invivibile. L’aria all’interno aveva un odore nauseante di muffa e chimico, da togliere il fiato. Anche i campi da tennis erano abbandonati, coperti di foglie, rami e noci di cocco, senza palline o racchette disponibili. Non parliamo poi della disorganizzazione. Alla reception non c’era mai nessuno, mai. Il primo gennaio, non alcuni turisti non sono stati nemmeno avvisati dei nuovi orari del brunch e molte persone sono rimaste senza mangiare. Non c’è stato il minimo sforzo da parte dello staff per rimediare. Poi quest’isola è infestata dai sand fly, e siccome non fanno alcuna disinfezione, eravamo TUTTI pieni di punture. Ci sono noci di cocco che cadono ovunque, ma nessuno si cura di metterti in guardia. E poi c’è stato un cameriere che si è comportato in modo aggressivo con degli ospiti perché, a detta sua, era stanco e aveva dormito poco. Un atteggiamento assurdo che riassume bene lo stato generale di questa struttura: abbandono e menefreghismo. In tanti se ne sono andati prima della fine del soggiorno, come me. Questo non è un resort di lusso, è un disastro completo. Non buttate i v