Hotel in zona Jarntorget, Gothenburg

Molto ben situato nel centro di Göteborg, direttamente al di là della stazione ferroviaria centrale, e il punto di partenza del bus aeroportuale. Bello ristorante e bar. Dimensione della camera media ma grande per rilassarsi sul letto morbido comodo. La colazione è stata molto accogliente e una buona selezione di offerte scandinave. Solo vicino a un centro commerciale così OK per essenziali / fast food. È anche a poche distanza (5 minuti a piedi) dai Giardini Botanici che hanno un colorato e vario array di giardinaggio - grande per un passo e un po' di esercizio dopo il vostro volo.

Questo è l'hotel che ho soggiornato ogni volta che sono andato a Göteborg. E 'solo sopra la stazione centrale ma tranquillo e tranquillo anche vicino al traffico. Colazione e bar sono molto buoni!

I was staying on 8-9 september for 1 night. Facilities in the hotel are surprisingly good and the sauna was perfect. Room are nice and tidy. Toilets are a bit small but its clean and have everything you need. The breakfast have a wide range of selections with hot and cold plates. Specially appreciate Susanne, Iren & Andita showing us useful informations in the area by patiently answering our questions and showing exceptional Standard of customer service. Will be staying in the same hotel if I'm travelling to Sweden again.

Albergo elegante, tranquillo, con un'ottima atmosfera. Ristorante e pub molto utili quando fuori fa -7! Colazione abbondante, petsonale molto gentile, camere ampie e accoglienti, con piccole apeccato la mancanza di canali internazionali in tv. Ho particolarmente apprezzato la politica di rispetto dell'ambiente. Anche la posizione è molto buona: proprio di ftonte la stazione ( tranquillissima!!) e a 19 minuti a piedi dal porto e dalla pricipale strada commerciale

The room was clean and had an iron, kettle and fridge. The “double” bed upstairs was two single beds shoved together. Not worth paying for a third person as it was a sofa bed- which pulled out extremely low down so they basically slept on the floor. They also had a very hard section so was not very comfy. It cost us an extra 85 pounds for this- which was not worth it! Overall, it was a good stay as there is a swimming pool (limited opening hours though), they let you leave your bags at reception and the views are greta

Questo era un buon hotel, situato nel centro di Göteborg, da dove si ha un buon accesso a quasi tutto. Era un bellissimo hotel con un buon design degli interni. Era abbastanza pulito. Come punto negativo, possiamo dire che non mettono le pantofole nelle stanze, il che è un po' fastidioso. La colazione era perfetta con una gamma molto buona e accettabile di cibi e bevande. Il costo del parcheggio è troppo alto qui. Sono quasi 400 SEK al giorno, ma hai ancora questa alternativa che parcheggia la tua auto in alcuni parcheggi pubblici, a 10 minuti a piedi dall'hotel e ad un costo molto più basso.

Questo hotel ha fornito i pantaloni mentre lei le ha chiesto, il primo hotel rispetto agli altri che abbiamo soggiornato. E la ricezione è tutto amico e utile per noi. Anche se non ci sono frigo o riscaldatore d'acqua per i viaggiatori. Il colazione è molto buono e diverso. E questa città, Eriksberg, è piena di storie storiche con l'industria navale. Anche un bel posto tra il Museo Volvo e il centro, mentre il vostro trasporto è solo autobus.

Hotel vicino all'ippodromo di Mölndal, piccolo centro a pochi km da Göteborg. La struttura, di recente costruzione, è prospiciente un piazzale costellato di avvenenti statue di cavallucci giusto per farvi entrare in clima di esperienze ippiche, e l'ingresso alla coloratissima rinnova l'intento mostrando elementi decorativi tipici dei luna park di inizio novecento con giostre e cavallucci. Guadagnate l'accesso all'ascensore (nelle ore serali schivate l'odore molto forte proveniente dalla cucina praticamente attaccata alla reception) e catapultatevi in camera dove troverete, manco a dirlo, quadri e fotografie di avvenenti purosangue e perfino un cavallino peluche sul letto a darvi il benvenuto. Per la cena, il ristorante alloggiato nell'adiacente Åby Arena propone pochi ma discreti piatti della cucina internazionale, e se non siete sazi di cavalli e ippodromi, gustatevi in uno dei numerosi televisori alloggiati sulle pareti le interessanti aste ippiche dove vengono piazzati cavalli a colpi di decine di migliaia di corone svedesi. Dopo il meritato sonno ristoratore dove non sarà del tutto improbabile che vi appaia in sogno la silhouette del redivivo Varenne, la colazione alloggiata nell'Åby Arena non si distingue particolarmente per varietà di scelta. Buon rapporto qualità-prezzo e staff cortese.

E dire che l'esperienza in questo hotel non era nemmeno iniziata tanto male, con una cena discreta macchiata accidentalmente dal sapore stantio di una crema al burro lasciata probabilmente sul tavolo troppo a lungo e una curiosa ma rassicurante proposta di ”downgrade” della camera per passare da una doppia uso singola ad una singola perché ”più bella e moderna” a detta della giovane receptionist. Poi in occasione del rientro in camera il fattaccio: la grata dell'aria condizionata è posta proprio sopra il letto e non c'è modo di disattivare il getto d'aria. Vani i tentativi di trovare un modo per evitare le fredde correnti: non paga certo il fatto di aver accettato la bislacca proposta di avere una camera più piccola, con spazi molto più limitati per spostare il letto a una piazza e mezzo. E allora non si può fare altro che iniziare il tour notturno delle camere per trovare una soluzione meno infelice, ed ecco che dopo qualche tentativo, si arriva alla camera della ”discordia”: una doppia con la solita grata che sfiata sul letto, ma incredibilmente qui le trame della grata sono regolabili, per cui si riesce a direzionare l'aria verso l'alto! E allora la discordia è proprio qui: ma non si potevano dotare tutte le camere della medesima banale soluzione? Capisco che in terra svedese i 20 gradi scarsi di maggio facciano credere agli autoctoni di essere all'Equatore e che sia impossibile per loro concepire un'esistenza senza aria condizionata, ma spendere due corone in più per dotare tutte le grate del meccanismo per renderle regolabili no, eh? Rien ne va plus, cosa fatta non può essere disfatta. Ah, e al check-out non una parola per sincerarsi che il problema si fosse risolto o un'amichevole espressione di cordoglio nei confronti di un povero italiano che accende l'aria condizionata in giugno quando fuori i gradi sono trenta e non diciannove quasi venti nei giorni di festa. Non so se risultava chiaro dalla verbosa descrizione di cui sopra, ma tutto sommato non mi sento di consigliarlo.