Utente ospite
25 settembre 2024
Siamo stati ospiti dell’Hotel Costa Paradiso per 15 giorni dal 7 al 21 settembre 2024 con trattamento di mezza pensione. Innanzitutto parliamo del personale che è stato di una squisitezza e disponibilità eccezionali a tutti i livelli, dalla reception, alla direzione (un particolare saluto a Maria, a Nicole a Claudia e ad Alessandro) al personale di sala e alle signore delle pulizie; complimenti a tutti per la vostra competenza, professionalità e disponibilità. Ora però veniamo ad alcune osservazioni circa la struttura dell’albergo che si dovrebbe e potrebbe migliorare dato che stiamo parlando di un 4 stelle. 1 – ci ha meravigliato che in un posto del genere, essendo fuori servizio un ascensore per tutti i 15 giorni del nostro soggiorno, non ci fosse modo di raggiungere la sala ristorante se non percorrendo scale e scalini (tra l’altro scoperti) o accedendovi solo dalla strada pubblica esterna alla struttura. 2 – sul sito internet dell’hotel è scritto che la spiaggia di Li Cossi (tra l’altro l’unica in zona con sabbia) dista circa 700 metri dall’albergo; vero, peccato che questi 700 metri sono costituiti da un sentiero che le cartine per escursionisti della Tabacco definirebbero senza esitazione EE (per escursionisti esperti). Anche qui vi sono innumerevoli scalini di granito, passaggi abbastanza impervi e soprattutto scoperti a livello di protezioni: se si scivola si finisce direttamente sulle rocce e in mare dopo un bel volo. Tra l’altro i miei suoceri che sono parecchio anziani non hanno potuto ovviamente accedervi e non vi è altro modo o strada per arrivare in spiaggia. 3 – la cucina è stata veramente ottima e anche abbondante (buonissima la prima colazione); peccato solamente che in 15 giorni non abbiamo mangiato un solo piatto sardo; non si dice di fare il maialino, che comporta un grosso lavoro di preparazione, ma almeno un piatto di malloreddus al ragù sarebbe stato davvero gradito. 4 – data la costante presenza di cinghiali che scorrazzano per le strade e anche per i percorsi interni all’albergo sarebbe opportuno mettere dei cartelli di avviso; d’accordo che parrebbero quasi domestici ma chi non lo sa e se li trova davanti la prima volta, magari di notte e sul percorso che porta alle camere, si può prendere un bello spavento, oltre che reagire in modo inappropriato con le bestie e allora sì che sarebbero guai, perché un cinghiale è sempre un cinghiale, specie se ha, come visto, i piccoli al seguito. 5 – da ultimo, sempre riferendosi alla categoria dell’albergo, parrebbe opportuno che fosse istituito un servizio navetta (anche a pagamento, non si pretende gratis) che collegasse la struttura alle varie “spiagge” esistenti nei dintorni – sempre a distanze significative – nonché al “paese” su in alto dove ci sono il supermercato e vari negozi. E’ stato comunque un bel soggiorno per chi ama la Sardegna selvaggia, malgrado il maestrale che ha soffiato per 10 giorni e che non succedeva da anni, come ci hanno raccontato gli abitanti del luogo Pa