Parc Hotel San Pietro

Unica nota positiva la bellezza della struttura e l'arredamento di interni e delle camere, per il resto piu' che un 4 stelle sembrava di essere in un mix tra una pensione 2 stelle (spesso gestita meglio) e una piscina comunale. 1) Arriviamo il 15 di agosto e troviamo un'atmosfera da spiaggia di Ibiza, dj con musica tamarra per l'intera giornata (per carità sono gusti ma se prenoto un hotel dove la maggior parte delle recensioni parla di relax e pace quantomeno non me lo aspetto).... piscina e lettini letteralmente invasi perche vengono ospitati anche esterni e non solo ospiti dell'hotel (infatti scesi in piscina nel pomeriggio non troviamo nemmeno mezzo lettino disponibile e nemmeno del personale a cui chiedere). 2) colazione non all'altezza di un 4 stelle , personale praticamente assente (tutti i tavoli interni adibiti alla colazione pieni di piatti e bicchieri sporchi degli ospiti precedenti e nessuno che puliva difatti abbiamo dovuto sederci altrove all'esterno). Mancavano bicchieri, piatti, e diversi ospiti hanno dovuto richiedere di portarne in quanto il personale non è decisamente cosi solerte e preparato. 3) servizio di cortesia assolutamente inesistente, non ci è mai stato chiesto se andava tutto bene ed anzi il personale fa quasi fatica a salutare ad eccezione del ragazzo alla reception che sembra essere l'unico "del mestiere". Nel complesso dispiace perche la struttura è veramente bella con del gran potenziale ma gestita in modo non adeguato e non all'altezza di quanto vorrebbe proporre.

All’arrivo ho appreso con sorpresa che erano in corso i preparativi per una cerimonia di matrimonio, celebrata nel pomeriggio presso l’hotel. Pur non essendo stata formalmente esclusa da alcun servizio, mi sono trovata in evidente disagio, come un’ospite fuori luogo in un contesto privato. Ritengo che sarebbe stato corretto essere informata della presenza di un evento del genere al momento della prenotazione: è una forma basilare di trasparenza che contribuisce alla qualità dell’accoglienza. La criticità principale, tuttavia, riguarda la cena inclusa nella mezza pensione. Mi è stato proposto un menù fisso con una sola opzione per portata – scelta piuttosto insolita anche in strutture di fascia economica – e, ciò che più colpisce, una proposta gastronomica estremamente povera. L’antipasto consisteva in una fetta di mortadella su un pezzo di pane; la portata principale in una piccola vellutata di zucca seguita da un cucchiaio di polenta con il solo sugo degli spezzatini indicati in menù. In tutta la cena, nessuna verdura. Ho espresso le mie osservazioni al direttore, anche con riferimento alla possibilità di un rimborso parziale della cena, ma la richiesta non è stata accolta.