Utente ospite
27 febbraio 2023
La camera era pulita e spaziosa. La struttura è molto interessante. Peccato non avere acqua nel frigobar. Personale dell’albergo disponibile e cordiale. E arriviamo alle note dolenti… Siamo arrivati alle 18, dopo aver fatto check-in avremmo voluto fare un aperitivo, ma la locanda di fronte alla reception era chiusa, così abbiamo dovuto attendere alle 18:20 per poter usufruire del bar dell’albergo. Uno spritz e un aperol/lemonsoda pagati 9€ senza nessun tipo di accompagnamento, solo i drink, neppure un sacchetto di patatine confezionate. La cena è alla carta, nonostante ci fossero 10 commensali su 4 tavoli più noi due, il servizio è stato lentissimo. Abbiamo ordinato due antipasti di salumi e formaggi con composta. Chiesto espressamente ci è stato detto che la composta era di cipolle. Arriva il piatto e non c’è la composta tanto decantata ma delle olive nere denocciolate. Quindi abbiamo chiesto e ci è stata portata la composta con la scusa di averla dimenticata sul pass. Quindi i passatelli: sicuramente erano abbondanti, ma non era la classica pasta marchigiana, sembravano più gnocchetti lunghi; il condimento era anonimo e sovrastato dalla polvere di limone a decorazione del piatto. La tagliata servita con i funghi: la carne ottima, i fungli buoni, peccato la polvere di arancia di decorazione che mi ha coperto il sapore. Era a lato, ma era troppo invasiva. Chiesto al personale mi è stato detto che era polvere di limone, per poi rettificare e farmi vedere il barattolo. Non ho avuto cuore di dirgli che mi da fastidio il sapore di arancia, ma ritengo una pecca non specificare la presenza nel menù. Le patate al forno sabbiate: patate lesse, per nulla croccanti…sono abituata ad altro. Insomma, avendo la possibilità di mangiare spesso fuori, mi sono sentita trattata da ignorante, poco attenzione al cliente. È un peccato. Chiudevano due bottiglie di acqua e due calici di rosso: 85€. La colazione inclusa nel pernotto: in linea con un albergo tre stelle. Sinceramente da una struttura con questo potenziale, mi aspettavo un ristorante capace di attirare avventori esterni. Dopo lo scambio di battute partito dall’antipasto, continuato con la polvere di arancia, ho preferito sorvolare sul passatello e sulle patate. È la prima volta che mangio così mediocremente in zona.