Utente ospite
25 giugno 2023
Ho trovato una camera all’ultimo momento per poter prolungare di un giorno il mio soggiorno ad Alassio, dove trascorro abitualmente le mie vacanze e per accontentare mio figlio. Prendo accordi con l’albergatore per una camera per due adulti, un bambino ed un cagnolino di piccola taglia, alla modica cifra di 330€ a notte per camera, colazione e servizio spiaggia, di cui avrei usufruito fino all’indomani mattina. Mi viene detto di recarmi pure in hotel dopo il check out dall’altra struttura poco distante, e che avrebbero sistemato la mia camera per prima, fermandomi per sole 24 ore. A quasi mezzogiorno trovo questa situazione: camera non pronta perché ancora occupata dagli ospiti precedenti, sole cocente e impossibilità di usufruire della spiaggia in quanto ombrelloni chiusi, causa bandiera gialla (notare che gran parte degli stabilimenti adiacenti avevano gli ombrelloni aperti).. mi viene proposto di andare in spiaggia lasciando il cane legato all’ombrellone chiuso (a cuocere sotto il sole?!) e di buttarmi in acqua, oppure di salire in solarium con la famiglia. A quel punto faccio presente che il rischio colpo di calore era elevatissimo, e che ormai mezza giornata di mare era persa.. da medico mi preoccupo principalmente del benessere dei miei familiari, non rischio un malore per la loro disorganizzazione. Il costo a questo punto diventa veramente eccessivo, e non mi viene neppure offerta la possibilità di scorporare il costo della spiaggia, servizio di cui non avrei usufruito a quelle condizioni. Ma qui arriva il “bello”: il titolare si permette, davanti ad altri clienti e ai miei familiari increduli, di ridicolarizzare le mie lamentele e offendere la mia professione di medico, umiliandomi con frasi gratuite e fuori luogo. A questo punto decido di andarmene, perdendo un giorno di vacanza e lasciando la mia amata Alassio con l’amaro in bocca. Pretendo delle scuse per il comportamento inqualificabile.